Must – Albero dei Tutti

Elisa Galbussera

Must – Albero dei Tutti

Giovedì 23 maggio siamo partiti dalla Calvino alle 9.15 e a piedi abbiamo raggiunto il Must.

Quando siamo arrivati alcuni agenti in divisa ci hanno portato nella zona dell’unità cinofila. Per chi non lo sapesse l’unità cinofila è una coppia di lavoro molto particolare formata da un agente e dal cane da lui istruito fin da piccolo per trovare droga, armi e esplosivo.

Ci hanno mostrato due bellissimi cani, uno che trova l’esplosivo e uno che cerca la droga.

Dopo alcune spiegazioni generali ci hanno detto che per incoraggiarli usano il cibo o dei giochi, la scelta cambia a seconda della razza. Ogni poliziotto ha il proprio cane, così da crearsi un vero e proprio legame e riuscire a capire meglio il suo linguaggio, infatti ogni cane dà un segnale diverso quando trova qualcosa, quindi il poliziotto lo deve saper decifrare.

Qualche volta l’esplosivo o la droga sono difficili da trovare e ci vuole tempo, quindi il cane si stanca. Per incoraggiarlo i poliziotti nascondono la droga o l’esplosivo facendoglielo trovare, così il cane pensa che in quella zona ce ne sia altro e, soddisfatto, va avanti nella ricerca.

Dopo averci fatto accarezzare i cani ed esserci salutati siamo andati nella zona degli artificieri. Qui ci hanno mostrato un robot usato dai poliziotti per disinnescare l’esplosivo a distanza. Questo robot non va molto veloce perché la velocità non è la sua priorità: ha 5 telecamere ed è comandato da un telecomando identico a quello della PlayStation, perché l’idea è che se un agente sa utilizzarlo per giocare, quando lo deve usare per lavoro impara subito.

Oltre al robot c’era anche un oggetto steso a terra che a prima vista sembrava una coperta rossa rovinata al centro. Poi però ci hanno spiegato che aveva la stessa funzione di un giubbotto antiproiettile, ma solo molto più grande.

Infine siamo andati nella zona del cortile della Villa Sottocasa dove è installato l’Albero dei Tutti e un poliziotto ci ha spiegato l’opera di Georg Prugger. L’opera consiste in un albero molto alto e grande (è largo 6m, lungo 13m e alto 6 m), collocato orizzontalmente. Attaccati ai rami ci sono delle statuine raffigurate nell’atto di camminare, che rappresentano le vittime della mafia. Tra queste statuine purtroppo ci sono anche dei bambini.

Gli organizzatori dell’evento ci hanno dato qualche informazione in più sulla mafia, ad esempio che le sue vittime sono circa 1000 persone, di cui 122 bambini.

Poi ci hanno fatto vedere un documento incorniciato che consiste nell’ordine di servizio del giorno dell’attentato a Giovanni Falcone. Sul foglio ci sono anche i nomi della scorta di Falcone che hanno prestato servizio proprio quel drammatico giorno.

Su questo foglio è leggibile anche una frase di Falcone: “Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola”.

Ci hanno spiegato che la mafia è come un bullo: se non si fa niente per affrontarla, si soffre ogni volta, rendendola sempre più forte; se invece si reagisce e la si combatte, lei non si rafforza. 

E così abbiamo finito la nostra piccola gita. Unico rammarico è che non siamo riusciti a fare tutto dal momento che l’autorizzazione all’uscita che i nostri genitori hanno firmato era fino alle undici.

Questo purtroppo è il mio ultimo articolo di quest’anno quindi… ci vediamo l’anno prossimo!

Buona festa di fine anno e buone vacanze!

Must – Albero dei Tutti