Intervista al Prof. Panico

Valeria Casati

Penelope Minorini

Intervista al Prof. Panico

Il primo marzo, alle ore 10, abbiamo intervistato il prof Panico che ci insegna musica.

Eravamo molto agitate e tese, ma allo stesso tempo molto felici, soprattutto Vale perché è stata la sua prima intervista.

Il prof era un po’ teso perché era preoccupato delle domande che gli avremmo fatto, però dopo un po’ che abbiamo iniziato si è tranquillizzato. 

Siete curiosi di sapere cosa gli abbiamo chiesto e cosa ci ha risposto?

Bene, allora proseguite con la lettura.

    Alle medie non ero un grande studioso perché avevo tante distrazioni come la musica e il calcio, perciò trascorrevo la maggior parte del tempo nel campo sportivo e studiavo il minimo indispensabile.

      Se mi impegnavo ero molto bravo, però come ho già detto prima facevo il minimo indispensabile.

        Le mie materie preferite oltre a musica erano geografia perchè mi faceva scoprire luoghi sconosciuti, tecnologia, meno la matematica (come tutti credo…) e arte, perché siamo in un campo simile a quello della musica.

          Non mi piaceva proprio la prof di storia perché era sempre triste ed era cattiva con me ed i miei compagni. Non mi piaceva nemmeno la prof di francese perché era molto arrogante e si arrabbiava sempre per tutto.

            Sì, ho preso varie note però solo di dimenticanza, non di comportamento. Ma le note erano orali, non scritte e ovviamente, quando i genitori lo venivano a sapere, si arrabbiavano molto.

            Da piccolo ero sempre irruente, però quando sono cresciuto sono diventato più paziente anche perché, avendo dei figli e insegnando, è fondamentale avere un po’ di pazienza.

            Mi piace insegnare perchè mi fa sentire sempre giovane e mi piace avere un rapporto con i ragazzi perché la musica è un linguaggio universale, anche se i miei alunni mi fanno sempre arrabbiare.

            Sì, c’erano due ragazzi davvero molto dotati per la musica, Matteo Villa e Riccardo. Uno era un percussionista e uno ora sta studiando in conservatorio e sta facendo una buona carriera.

            Si, uno è stato bocciato per il comportamento, invece l’altra è stata bocciata perchè aveva sempre 4 in arte e in musica, perciò l’abbiamo bocciata, ma lo abbiamo fatto solo per il suo bene.

            A me non mi piace bocciare gli alunni, infatti lo facciamo solo se è 

            un’esperienza costruttiva per il ragazzo/a.

            Sì. Sto male quando sto in una stanza dove non ci sono finestre e la porta è chiusa, però in ascensore non sto male. Anche la nebbia mi mette tanto a disagio, perchè mi impedisce di guardare l’orizzonte.

            Ringrazio Dio di avermi dato la possibilità di vivere un altro giorno e anche che tutta la mia famiglia stia bene. 

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