Intervista all’educatrice Silvia Cogliati

Aabdi Basma

Fliti Safia

Intervista all’educatrice Silvia Cogliati

Lunedì 20 febbraio, alla terza ora, abbiamo intervistato Silvia, educatrice nella nostra scuola.

Appena l’abbiamo incontrata le abbiamo chiesto come si sentisse e lei ci ha detto semplicemente che era tranquilla e a suo agio e che le ha fatto molto piacere essere stata scelta per un’intervista da pubblicare sul nostro giornalino online. Il suo stato d’animo era in quel momento molto simile al nostro, quindi si è creato tra noi un clima molto sereno. Ecco cosa ci ha raccontato.

  1. Che cosa sognavi di fare da piccola?

Da piccola volevo fare la ballerina, infatti ho fatto per tanti anni non proprio danza ma ginnastica ritmica e anche ginnastica artistica.

  1. Come ti vedi tra dieci anni?

Spero di fare il lavoro dei miei sogni, cioè la psicologa perché è quello per cui sto studiando, e di poter lavorare dove più mi piace. 

  1. Cosa ti piace fare nel tuo tempo libero?

Mi piace leggere, ascoltare musica e andare a passeggiare in montagna, se ho tempo e se si può.

  1. Un tuo pregio e un tuo difetto.

Sono una persona che pianifica sempre tutto, a volte anche in modo eccessivo, quindi sono un po’ una maniaca dell’organizzazione e secondo me ciò è a metà strada tra un pregio e un difetto. Un difetto è che sono permalosa, soprattutto quando qualcuno mi prende in giro. 

  1. Il tuo libro preferito? Che genere preferisci?

Da bambina il mio libro preferito era Harry Potter perché me lo leggevano quando ero piccola. Ora non ho un libro preferito, ma amo leggere thriller, gialli e libri d’azione.

  1. La tua materia preferita?

La mia materia preferita è inglese.

  1. Come andavi a scuola quando avevi la nostra età?

Alla vostra età andavo bene, molto meglio che alle superiori.

  1. Che scuola superiore hai fatto?

Ho frequentato Villa Greppi, un liceo linguistico.

  1. Ti viene semplice interagire con i ragazzi?

Con i ragazzi della vostra età un po’ meno, con i ragazzi delle superiori un po’ di più perchè per età siamo più vicini .

  1. Come mai hai voluto fare l’educatrice e non l’insegnante?

Perché l’educatrice ha dei compiti diversi rispetto all’insegnante e io non mi vedo insegnare a un’intera classe, ma mi vedo di più a interagire individualmente con persone che hanno più bisogno, non a caso sto studiando per diventare psicologa…

  1. Che consigli daresti ai prossimi ragazzi che incontrerai o che hai già incontrato?

Vi consiglio di non scegliere gli studi in base alle amicizie, ma in base ai vostri interessi, perché poi sono quelli che vi porteranno alla scelta del lavoro che vorrete fare.

  1. Hai un sogno nella vita?

Sì, vorrei vivere a Parigi.

  1. Cosa diresti alla te bambina?

Forse le direi di scegliere una scuola superiore diversa, più in linea agli interessi che ho adesso. Inoltre le suggerirei di approcciarsi alla scuola in modo diverso anche rispetto allo stress per le verifiche e alle interrogazioni. Le direi di stare più tranquilla.  

  1. Ti dispiacerà lasciare questa scuola alla fine dell’anno? Cosa ti mancherà ?

Sì, mi dispiacerà e mi mancherà interagire con voi perché siete la generazione dopo la mia e siamo simili per certi versi, ma diversi per altri. Mi mancherà anche il contatto con le novità.

Intervista all’educatrice Silvia Cogliati