L’utilizzo dei piccioni nella prima guerra mondiale

Matteo Nebel

 L’utilizzo dei piccioni nella prima guerra mondiale

Un piccione con una macchina fotografica

Ti sembra incredibile che in tempo di guerra i piccioni svolgessero una funzione analoga a quella che oggi hanno i droni di ultima generazione? Questo articolo ti farà cambiare idea. 

Il primo utilizzo dei piccioni viaggiatori in guerra risale al Rinascimento e avvenne nelle Fiandre, in Francia e in Inghilterra. Soltanto però a partire dall’assedio di Parigi del 1870 tutti gli eserciti di Europa cominciarono a dotarsi di colombaie.

Nella Prima guerra mondiale, per via dell’innaffidabilità del telegrafo, che poteva essere facilmente intercettato dal nemico, i piccioni vennero usati in grande scala.    Ma come mai? Dovete sapere che questi uccelli hanno una strabiliante capacità di orientamento: grazie a una potente bussola interna e a un grande senso dell’olfatto riescono a ritrovare facilmente la propria colombaia.
L’Italiainiziò ad usare questi uccelli solo nel 1917, verso la fine della guerra, per collegare la prima linea con le retrovie. I colombi venivano portati nelle trincee e fatti alloggiare in gabbie. Dopo qualche giorno si procedeva ai lanci di collaudo del percorso da seguire e la colombaia diventava lastazione di ricezione dei messaggi. Nella colombaia c’era una piastra che, grazie a un sistema elettrico, quando il piccione rientrava e si poggiava sopra, emetteva un suono che segnalava ai soldati l’arrivo di un messaggio.

L’addestramento si svolgeva liberando i volatili a distanze sempre più ampie dalle  colombaie. Il viaggio di ritorno avveniva ad una quota di 100/150 metri e aveva una velocità variabile in base al piccione, anche se in generale erano molto veloci.
I messaggi portati dai piccioni presero il nome di colombigrammi. Questi erano scritti su una sottile velina e infilati in appositi astucci porta-dispacci che venivano legati attorno alla zampa del piccione.

Julius Neubronner

Nel 1907 il tedesco Julius Neubronner realizzò una macchina fotografica abbastanza piccola da poter essere portata da un piccione tramite un’imbragatura.L’idea fu poi adottata da quasi tutti gli eserciti che dotarono i loro colombi di   macchine fotografiche con un congegno di scatto a tempo, in modo da realizzare fotografie aeree del territorio nemico. Potremmo quindi dire che i piccioni furono gli antesignani dei moderni droni, non trovate?

 L’utilizzo dei piccioni nella prima guerra mondiale