CIPRO: DIARIO DI BORDO

Martina Sulejmani

CIPRO: DIARIO DI BORDO

Oggi vi racconterò il mio lungo weekend di Carnevale trascorso a Cipro.

Cipro è uno Stato situato a sud della Grecia e della Turchia ed è l’unica isola  europea che è ancora divisa da un confine dotato di dogana tra la parte nord e la parte sud, cioè la parte turca e quella greca.

La lingua comunemente parlata è il greco, subito dopo il turco.

ATTENZIONE!

Avviso tutti coloro che stanno leggendo questo articolo che a Cipro il posto del guidatore è a DESTRA e la guida è SEMPRE a SINISTRA. Come mai? Semplice, l’isola è stata dominata dagli Inglesi per vari anni. Quindi, se andrete a Cipro e noleggerete un’auto, mi raccomando, fate molta attenzione!

Dopo questa breve premessa, ecco a voi il mio diario di viaggio.

1°Giorno 

Oggi, sveglia all’alba! Ci alziamo alle 3.00 di notte e alle 4.30 siamo già all’aeroporto di Orio al Serio. Imbarco previsto alle 5.40, decollo alle 6.20.

Ottima colazione in aeroporto.

Check in, imbarco e… partenza!

Si spengono le luci per il decollo e la mia tensione sale a mille, soprattutto perché, appena l’aereo si alza, mi viene subito la nausea.

Dormo per più di metà volo e, tra una dormita e l’altra, l’alba spunta da dietro le nuvole a cui stiamo andando incontro.

Le luci si spengono di nuovo per l’atterraggio e allora il mio desiderio di arrivare a destinazione si trasforma in una felicissima realtà.

Appena sbarcati ci dirigiamo alla fermata dell’autobus; ci saliamo e percorriamo un tragitto di circa 20 minuti.

Il bus si ferma al capolinea che si trova faccia faccia con il mare. Ci incamminiamo verso casa nostra che è situata più verso il villaggio.

Essendo un’amante della natura, scendo subito in giardino e, con mia grande sorpresa, mi sento precipitare in un mondo fiabesco perché davanti ai miei occhi si apre una distesa di fiori che pare incantata.

Lasciamo le valigie e andiamo in un ristorante di nome το βασανο (to vazano). Mangiamo cibo buonissimo come sheftalia (polpette tipiche) e souvlaki (spiedini tipici).

Decidiamo poi di scendere a fare una passeggiata per goderci il tramonto che lì avviene molto presto.

Essendo un po’ stanchi, torniamo a casa e ci riposiamo per poi uscire e cenare in un ristorante chiamato το εκλεκτον (to eklekton): mangiamo solamente antipasti e mussaka che però valgono come tre secondi di Milano…

Poi passeggiata sul mare e verso 00.30 rientro a casa.

2° Giorno

Mattina sul lungomare con colazione super tipica! Poi, con mia sorella, giro dei negozietti a caccia di souvenir.

Βακλαωα κα Καταιφι (baklava e kadaifi)

Successivamente andiamo alla ricerca di una macchina da noleggiare per la giornata ma… ATTENZIONE! Non fatevi ingannare dai venditori e dalla loro prima offerta: chiedete subito il prezzo finale, quello compreso di tutte le assicurazioni necessarie per muoversi in sicurezza.

In macchina raggiungiamo una spiaggia chiamata Laccì. Spiaggia deserta, sabbiosa, silenziosa e… cosa si vuole di più?! Un paradiso.

Mangiamo in un ristorante che si affaccia sul mare. Naturalmente tutto buonissimo: seguiamo il consiglio del receptionist e ordiniamo un Mezè, cioè un insieme di vari piatti a base di carne o di pesce, fritti oppure grigliati.

Con la pancia piena facciamo due passi sulla spiaggia e poi torniamo a casa in macchina. Ci riposiamo per mezz’ora e poi usciamo per recarci al centro di Paphos, la città dove alloggiamo.Tutti i passanti sono mascherati per la grande festa di Carnevale. Giriamo e cerchiamo la città vecchia che però è tutta ristrutturata perciò, se la vorrete visitare, non aspettatevi reperti storici e nemmeno musei…

L’idea è di tornare a casa, però poi ci viene in mente che ci era stato consigliato un ristorante per gli aperitivi con una bellissima terrazza.Allora ci andiamo per scattare qualche foto, poi torniamo al ristorante della sera prima: το εκλεκτον. Io mangio del pollo ottimo come mio papà e mia sorella, mentre mia mamma assaggia una zuppa del posto che ha un sapore molto delicato.

Oggi però non facciamo come ieri, perciò non andiamo sul lungomare, ma direttamente a dormire, anche perché è tardi e siamo particolarmente stanchi.

3°Giorno

Il terzo giorno è il più triste perché è proprio quello della partenza.

Compriamo delle sfoglie dolci Βακλαωα κα Καταιφι (baklava e kataifi) e le mangiamo sul mare, in una spiaggia che abbiamo raggiunto in macchina in circa 15 minuti: Coral bay.

Lì io ho il coraggio di fare il bagno in un’acqua CONGELATA!

Poi mia sorella mi imita e infine usciamo dall’acqua quasi ghiacciate.

Poi però dobbiamo andare via e rientriamo ai piedi del nostro albergo, trovando la taverna più antica di Paphos dove ci gustiamo un cibo strasuperbuonissimo!

CIPRO: DIARIO DI BORDO