I RACCONTI HORROR DELLA 2C
Bentornati carissimi lettori!
Sono Marta Gaviraghi, un’alunna di 2°C. Oggi vi parlerò di un lavoro che ci è stato proposto dalla Prof.ssa Checchetto, la nostra insegnante di italiano e storia.Inizialmente ci ha letto e fatto vedere delle immagini di alcune storie tratte dal libro “Storie del terrore da un minuto”.
Poi ci ha fatto dividere in sei gruppi, lasciandoci liberi di scegliere in base alle nostre doti artistiche e capacità scrittorie. Ciascuno ha scelto una storia. Il mio gruppo (formato da me, Margherita Diana, Riccardo Tessadri e Noemi Filadelfia) ha scelto la storia “Il mio peggior incubo” di R. L. Stine, ma avevamo solo la prima parte del racconto, senza il finale, perché lo avremmo dovuto concludere noi.
Gli altri cinque gruppi hanno scritto una storia ispirandosi ad altri testi o ad altre immagini.
Ecco qui il nostro testo originale da dove abbiamo preso spunto per la nostra storia.
Ci siamo divertiti a giocare con il testo modificandolo il più possibile, e abbiamo creato un finale da zero con solo la parte iniziale del testo.
Come gruppo abbiamo lavorato molto bene e senza alcun problema, anche se le idee non ci sono arrivate subito.
Abbiamo anche fatto un disegno tratto dalla storia scritta da noi.
Successivamente con la 2°B siamo andati al TeatrOreno per incontrare lo scrittore Luca Crovi.
Arrivati lì ci siamo seduti e poi l’autore ha iniziato a leggere i racconti della nostra classe, dando consigli a ciascun gruppo. Quando ha letto il racconto del mio gruppo mi sono emozionata e mi sono sentita orgogliosa del lavoro svolto. In particolare mi sono sentita contenta nel momento in cui lo scrittore ha messo in evidenza le onomatopee presenti nel nostro testo e in più in generale ho pensato che la sua lettura è riuscita a mettere in rilievo tutte le caratteristiche stilistiche della nostra storia.
La 2°B invece aveva portato un altro lavoro, però sempre riguardante la scrittura.
Per finire, la Prof.ssa Checchetto ci ha proposto di fare una copertina per raggruppare i nostri sei racconti in un fascicolo. Ci siamo di nuovo divisi nei vari gruppo e ogni gruppo ha disegnato una propria copertina, ecco qui la nostra.