Un weekend con il kangourou: un balzo tra i numeri!
Buongiorno a tutti!
Siamo Martina Sulejmani e Sofia Dell’Apa di 2°C e oggi vi racconteremo un super memorabile weekend ai Piani dei Resinelli, trascorso con tanti nostri amici della nostra scuola, di seconda e terza media, iscritti come noi al laboratorio di matematica, guidato dalle prof Chiantore e Melchiorre.
Siamo partiti venerdì 2 febbraio, con l’autobus, alle 8.00 di mattina, dalla fermata dell’autobus delle scuole Calvino e Don Milani, così che siamo riusciti a fare un saluto ai nostri amici, sicuramente poco propensi ad affrontare l’ennesimo giorno di scuola e invidiosi di noi che non avremmo fatto lezione ma saremmo partiti, destinazione… Piani dei Resinelli!
Verso le 9.30 siamo arrivati ai piedi della montagna. Abbiamo caricato le valigie su un furgoncino che ce le ha portate direttamente in albergo, mentre noi ci siamo diretti alla casa facendo una passeggiata sulla ripida montagna. Noi ragazze abbiamo chiacchierato lungo il sentiero, programmando i nostri prossimi due giorni e sperando che le prof ci mettessero nella stessa stanza.
Appena arrivati, sono state comunicate le sistemazioni delle camere e per fortuna la nostra speranza si è trasformata in realtà: noi ragazze eravamo tutte insieme!
Abbiamo portato le valigie nelle stanze e abbiamo sistemato i letti per la notte. Noi eravamo sei femmine in una stanza con nove letti e naturalmente li abbiamo occupati tutti con valigie aperte e scarpe sparse ovunque…
Dopo venti minuti siamo saliti nella stanza comune: un ampio locale pieno di tavoli di legno, ognuno circondato da tre sedie. Abbiamo preso posto e poi è iniziata la prima gara. Nessuna di noi era preoccupata, anzi non vedevamo l’ora di vedere chi avrebbe fatto il risultato peggiore… Avevamo a disposizione un’ora e un quarto: il livello di concentrazione era altissimo, anche se evidentemente avremmo voluto scappare al più presto per andare a rintanarci nelle camere o usare i campetti dell’albergo per fare qualche gioco tutti insieme.
Finita la competizione, ognuno è andato nella propria stanza per prepararsi alla passeggiata. Appena usciti abbiamo rischiato di congelarci come dei ghiacciolini ma, cammina cammina, dopo poco la situazione è cambiata: gocce di sudore hanno iniziato a colare dalle nostre tempie e sulla nostra schiena!
Siamo arrivati fino alla cima della montagna e vi abbiamo trovato una terrazza di metallo a strapiombo sul lago alla quale ci siamo affacciati tutti, chi per più tempo, chi per meno perché aveva paura dell’altezza vertiginosa!
Verso l’una siamo tornati all’albergo dove abbiamo consumato il nostro pranzo al sacco portato da casa.
Dopo circa un’oretta ognuno si è ritirato nella propria camera per qualche minuto per prepararsi per andare a giocare o per fare un giretto nel giardino dell’albergo per il resto del tempo, come stabilito dalle nostre prof.Dopo lo svago, ci siamo seduti ai tavoli della stanza comune dove ci aspettava una seconda gara individuale: la gara Bocconi.
Ma prima di iniziare, si sono svolte le premiazioni della gara della mattinata: al primo posto per le seconde si è classificato Motta Pietro, mentre per le terze Fiorini Gabriele.
La seconda gara è durata circa mezz’ora-un’ora, perché aveva meno quesiti della precedente.
Appena consegnato siamo andati nelle nostre camere ma dopo poco si sentivano già le grida dei ragazzi al piano di sopra che giocavano a calcetto, ping-pong, calcio, basket e pallavolo, allora anche noi abbiamo deciso di raggiungerli. Il tempo libero sarebbe durato fino alle sette: l’ora della cena. Dopo esserci rimpinzati con piatti super abbondanti di pasta all’amatriciana, pollo e patate, e per finire frutta, siamo tornati in camera. Dopo un po’ le prof ci hanno chiamati per andare nella sala principale dove avevamo svolto entrambe le gare.
Chiantore, Melchiorre e Natolo ci hanno diviso in due squadre miste (anche se noi, da bravi amici, ci eravamo già divisi in maschi e femmine…) poi abbiamo iniziato a giocare a battaglia navale. Dovevamo decidere una coordinata e la prof Melchiorre ci diceva “acqua, colpita o gioco”; in caso di “gioco” le prof ci leggevano cosa avremmo dovuto fare e la squadra che lo vinceva prendeva punti. Per nostra sfortuna, la nostra squadra trovava sempre i giochi, alcuni belli, altri mooolto meno…
Ci è piaciuto molto il gioco in cui dovevamo cercare degli oggetti, ma solo perché abbiamo vinto ahahahahah… La squadra vincitrice è stata… I Frollini! (cioè proprio noi!)
Abbiamo finito di giocare alle undici e mezza. Avevamo il coprifuoco a mezzanotte, ma le prof ci hanno lasciato sforare qualche minuto🤫 perché era il compleanno di un ragazzo di terza, quindi appena scattata la mezzanotte gli abbiamo fatto gli auguri.
Finiti i “buon compleanno” e i regali, ci siamo tutti sistemati nelle stanze a “dormire”.
Eravamo molto stanchi, dopo tutta quella matematica, le passeggiate e i giochi, ma allo stesso tempo felici.
La mattina dopo ci siamo svegliati intorno alle sette per fare colazione: abbiamo mangiato di tutto, dalle fette biscottate al pandoro, dalla nutella ai mandarini…
Poi siamo andati in camera a fare le valigie che dovevamo poi depositare nel furgoncino del giorno prima. Successivamente siamo tornati nella grande sala per l’ultima gara singola del weekend: un’altra prova del kangourou.
Ci siamo posizionati ai nostri soliti tavoli, nella stanza diventata ormai familiare; abbiamo fatto la gara, calcolato il nostro punteggio e consegnato alle prof.
Abbiamo caricato le valigie e, dopo l’appello, abbiamo raggiunto a piedi un rifugio lontanisssimo dal nostro alloggio. Purtroppo era chiuso, ma siamo entrati ugualmente per sederci su delle panchine proprio sulla cima della montagna, da dove si godeva una vista mozzafiato. Abbiamo ripreso fiato, poi siamo scesi dalla collina ripida ripida e siamo tornati all’alloggio super affamati. Abbiamo mangiato degli squisiti pizzoccheri, poi arrosto e piselli e, per finire in bellezza, un dolcetto. Al festeggiato è stata offerta una fetta di torta con 14 candeline sopra! La prof Chiantore ci ha ripresi mentre cantavamo “Tanti auguri” al nostro compagno, poi ci siamo alzati e siamo andati nella stanza comune per fare l’ultima gara della gita, che era fortunatamente a squadre.
Ci hanno diviso in squadre da sei. Avevamo un’ora e mezza, ma ne potevamo usare anche meno (ma non conveniva molto…). Alla fine la squadra vincitrice ha ricevuto un piccolo premio e in questa occasione sono state fatte le premiazioni anche delle gare della mattina.
Un po’ tristi, abbiamo lasciato l’albergo e siamo andati alla fermata dell’autobus per tornare a casa. Alle sette eravamo alla fermata delle scuole Calvino.
Che dire? E’ stato un weekend davvero epico🥳!