Dracula – Storia di un vampiro che cela più segreti di quanto si pensi
Attenzione questo articolo contiene argomenti che potrebbero urtare la vostra sensibilità, proseguite con cautela…
A chi pensiamo quando si parla di vampiri? Sicuramente al Conte Dracula. Ma pochi conosconoi segreti che si celano dietro le sue malefatte. Parliamo proprio di rivelazioni scottanti, quindi preparate i vostri nervi, se siete appassionati del personaggio. Ma prima di scoprire la verità, facciamo un piccolo check storico…
Le leggende sui vampiri sono sempre esistite. Ma mai un personaggio storico era riuscito a guadagnarsi una fama terribile a tal punto da esser creduto un assetato di sangue. Stiamo parlando di Vlad III Dracul, principe di Valacchia, detto l’Impalatore. La sua crudeltà lo spingeva a non fidarsi di nessuno: temeva sempre di avere nemici interni, perciò aveva inventato un dolorosissimo tipo di morte che utilizzò per tutta la vita, l’impalamento.
Vlad applicava questa terribile tortura a tutti coloro che avrebbero potuto usurpargli il potere. Adesso vi spieghiamo come funzionava, ma se siete tipi sensibili, saltate le prossime righe e ripartite da “Questa atroce pratica…”.
Dunque, l’impalamento funzionava così: il boia prendeva un palo di legno oliato che veniva infilato nel retto del malcapitato, fino a farlo uscire dal collo. Successivamente il palo veniva piantato in verticale nel terreno, in modo che, nei giorni seguenti, il condannato morisse dissanguato mentre il peso del corpo faceva progredire il palo all’interno del corpo.
Questa atroce pratica ha influenzato le leggende popolari del tempo, che hanno creato il mito di Vlad l’assetato di sangue. Ma siamo ancora ben lontani dal Dracula che conosciamo oggi.
Il succhiasangue per eccellenza è stato ideato da Bram Stoker nel suo grande romanzo gotico Dracula. L’idea che ebbe su questa creatura fu rivoluzionaria: s’immaginò un vampiro romantico, una specie di antieroe, non in linea con le credenze antiche che vedevano questo mostro semplicemente “cattivo”. Come abbiamo avuto modo di constatare, Vlad III Dracul di “romantico antieroe” non aveva proprio nulla, quindi che relazione hanno il principe di Valacchia e il Conte Dracula? A quanto pare lo scrittore s’imbatté in un saggio dal titolo Una relazione sui Principati di Valacchia e Moldavia di William Wilkinson. Lo lesse e così conobbe Vlad l’Impalatore e le sue terribili gesta. Decise quindi di preferirlo come soggetto vampiresco rispetto all’originale. Già, perché Stoker aveva iniziato il suo romanzo da un po’ di tempo e il suo Conte era stato provvisoriamente chiamato “Wampyr” (vampiro). Probabilmente non aveva approfondito abbastanza il tema Dracul, perché se avesse saputo qual era il carattere del principe lo avrebbe scartato sicuramente.
Rimane però un dubbio, che forse voi lettori vi starete chiedendo: cos’è un romantico antieroe? L’antieroe è il protagonista di un romanzo/film/serie che prende le vesti del “cattivo”. Il motivo per cui è “ romantico” è ben più scioccante, per cui se siete tipi sensibili saltate anche queste ultime righe e leggete direttamente la citazione finale. Se invece volete conoscere la verità, continuate a leggere…
Sappiamo tutti cosa fa un vampiro: morde il collo e succhia il sangue della vittima. E sia il mordere che il succhiare sono pratiche di evidente suggestione erotica. Il punto è questo: Dracula è un vampiro romantico perché affascinato dalle perversioni sessuali. I “benpensanti” hanno subito notato questa cosa e hanno accusato Stoker di “perversione”. Personalmente crediamo che questi aspetti del vampiro per eccellenza siano i più interessanti, perché rispecchiano la psicologia più profonda di un vampiro che altrimenti in molti potrebbero considerare “banale”, anche se così non è. Speriamo di averlo dimostrato.
“Io non voglio le anime, la vita è quel che voglio” (da “Dracula”, di Bram Stoker)