Esploriamo lo Spazio con gli astrofili di Villasanta
Il 30 marzo nella nostra classe è stato svolto un incontro con gli astrofili di Villasanta. Un astrofilo è un appassionato di astronomia.
Appena entrati si sono presentati e ci hanno mostrato un’immagine della Terra vista dalla Luna, scattata nel 1968. Ci hanno illustrato la funzione della maggior parte degli oggetti presenti nella foto, inoltre hanno ricordato che nel passato si è andati sulla Luna per scopi scientifici ma in futuro probabilmente diventerà una meta turistica. Una cosa molto interessante che non molti sanno è l’origine della Luna: il nostro unico bellissimo satellite si è formato circa 4,2 miliardi di anni fa dalla collisione del nostro pianeta con un altro di nome Teia che si pensa fosse il doppio della Luna. Voi lo sapevate?
Come molti sapranno l’universo si è originato circa 13,2 miliardi di anni fa con il Big bang, ossia l’esplosione che ha creato la materia primordiale. Successivamente l’Universo ha subito diversi cambiamenti che l’hanno portato alla forma che conosciamo noi oggi, anche se esso non è fermo ma in continua evoluzione.
Una delle persone più importanti per la scienza moderna è Galileo Galilei, come hanno tenuto a precisare gli astrofili, l’inventore del metodo scientifico.
Il primo esperimento che ci hanno proposto riguardava la forza di gravità: hanno preso due palline, una di gomma e una di carta, e ci hanno dimostrato che entrambe le palline toccano il suolo nello stesso momento, quindi la velocità con cui cadono non dipende dal peso dell’oggetto.
Il secondo esperimento che ci hanno proposto gli astrofili riguardava i messaggi luminosi. Due nostre compagne sono andate alla lavagna e hanno immaginato di trovarsi in due punti diversi di una galassia, distanti 100 000 anni luce. Cosa significa questo? Sembra impossibile, ma questo significa che i messaggi luminosi (uno dei pochi modi per comunicare nello spazio) impiegherebbero 100 000 anni per andare da una delle due ragazze all’altra! Quando guardiamo il cielo, quindi, guardiamo sempre nel passato: tanto più un punto è lontano tanto più noi vedremo nel passato.
Ci siamo poi concentrati sul Sistema Solare: alcuni nostri compagni infatti sono diventati dei pianeti! Gli astrofili ci hanno fornito delle palle di diverse dimensioni che essi hanno tenuto in mano, i ragazzi si sono disposti in base all’ordine reale dei pianeti così abbiamo potuto avere il nostro Sistema Solare vivente.
Poi Matilde e Andrea sono diventati la Luna e la Terra e ci hanno mostrato come funziona il sistema Terra-Luna: la Luna compie un moto di rotazione intorno al proprio asse e un moto di rivoluzione intorno alla Terra. I due moti hanno esattamente lo stesso periodo: per questo dalla Terra possiamo vedere solo una faccia della Luna. Strano vero?
Uno degli esperimenti più strani riguardava la deformazione dello Spazio. Abbiamo utilizzato un telo nero molto grande e palline di diversi pesi e dimensioni. Quando abbiamo messo la prima pallina, che simboleggiava il Sole, sopra il telo esso si è deformato creando una piccola conca; appoggiando una pallina con una massa minore si può notare che, con una spinta iniziale, essa iniziava a girare intorno al nostro Sole. Più le palline erano pesanti più lo Spazio si deformava: anche i corpi celesti, più sono pesanti più deformano lo spazio circostante.
Quella che abbiamo vissuto con i due astrofili è stata un’esperienza entusiasmante che ci ha permesso di imparare molte cose nuove e di divertirci insieme!