MAI PIÚ
disegno realizzato da Alice Gaviraghi
Il 27 gennaio 1945 il mondo si è in qualche modo riacceso. Tutto rotto e malandato, ha ripreso vita, il suo cuore arrugginito ha ripreso a battere, e con lui hanno ricominciato a battere migliaia di cuori all’unisono. È per questo che ad oggi, il 27 gennaio, noi stiamo in silenzio, per sentire forse tutti quei cuori battere in un ritmo unico e costante, e per ricordare quelli che invece si sono spenti e sbiaditi nel tempo.
Come molti di voi probabilmente già sapranno, nelle scorse settimane è stata allestita una mostra molto particolare all’interno della nostra scuola, una mostra dedicata a tutti coloro che hanno perso la propria vita, la propria famiglia e i propri amici nella Shoah.
La prof.ssa Paolicchio e gli alunni delle classi terze, con la collaborazione dei professori Levato, Micari e Fortunato, hanno realizzato un allestimento suggestivo e toccante, intitolato “Mai più!”: i ragazzi e i professori di ogni classe, entrando nell’aula magna, hanno infatti potuto vivere un’esperienza profonda, malinconica e multisensoriale, potendosi fermare a riflettere sugli abominevoli crimini che macchiarono di sangue le mani degli anni ‘40.
Più precisamente per creare questo spazio così suggestivo ogni alunno di terza ha realizzato una sagoma di carta a propria misura, o comunque a misura d’uomo, che ha decorato mettendoci emozioni e pensieri. Servendosi del sito Join the IRemember Wall (Entra nel muro della memoria) i ragazzi hanno trovato ed esplorato le storie di migliaia tra deportati e partigiani morti a causa dell’Olocausto, e le hanno incollate sulle loro sagome, aggiungendo anche un’immagine. Successivamente gli alunni hanno cercato di immedesimarsi nelle vittime e hanno scritto sulle proprie sagome dei pensieri che potessero aiutarli a capire cosa si potesse provare in una situazione simile. Ogni sagoma è stata poi appesa alle pareti dell’aula magna: i muri sono così scomparsi, sostituiti da decine di corpi senza volto, tutti con la divisa a righe… Ognuno di noi avrebbe potuto essere quel volto…
Parte integrante dell’allestimento è stato il video che la prof.ssa Paolicchio ha realizzato e montato coinvolgendo vari alunni delle classi terze: con il sottofondo di musica classica e tradizionale, alcuni ragazzi sono stati ripresi mentre leggono poesie e passi sulla Shoah, in alternanza a foto, disegni e citazioni significative.
In questo modo, anche quest’anno, abbiamo fatto sì che il ricordo di questa immane tragedia rimanesse vivido e stampato nella storia: lo abbiamo fatto in silenzio, ma i nostri cuori hanno fatto rumore.