Una sorpresa inaspettata

Pietro Trezzi

Aram Thiam

Illustratrice

Una sorpresa inaspettata

Di solito mi piace giocare a Doachball, ma in questo caso no.

Un giorno, Antonelliano, un mio compagno di classe, mandò la palla sul tetto. Susanna de’ Susalmon (di origini palestinesi) era saggia e colta e intimò Antonelliano di andare a prendere la palla. Lui obbedì. Il gioco ricominciò e la palla finì di nuovo sul tetto.

Questa volta anche Cesarello de’ Cesarellis iniziò a dare di matto.

Per la sorte toccò a Lotario andare a recuperare la palla.

Ma, mentre stava salendo, anzichè una palla sul tetto trovò…

un cane! 

La maestra disse che adottarlo era un’enormità e che sarebbe stato faticoso. Noi non fummo d’accordo. Ogni giorno ognuno teneva il cane nascosto nella propria cartella all’insaputa dell’insegnante. E quando ci scoprì, ci mise una nota di classe.

Noi la implorammo in tutti i modi, ma non c’era niente da fare: la maestra si rifiutava ogni, singola, volta.

Finchè giocò d’astuzia: si prese il cane, inventandosi una scusa e, non appena la scuola finì, lo portò a casa e lo addomesticò, stavolta all’insaputa degli alunni. Questo segreto non rimase a lungo e alla fine la maestra dovette dire la verità agli alunni che, saltellando come dei matti, erano come impazziti.

Fu un giorno magico per la mia classe.

Il sole brillava in cielo, le margherite erano più profumate che mai,

il prato era sempre più verde quando abbiamo avuto la possibilità di giocare con il cane… oh, se fossi ancora lì!

Era il 20 Aprile 2018, una giornata in giardino, memorabile e indelebile.

N.B.: i nomi che trovi in questo articolo sono di fantasia.

Una sorpresa inaspettata