IL BALLO DEL CEPPO

Penelope Minorini

IL BALLO DEL CEPPO

Il 29 gennaio sono andata con mio papà, mia mamma, mio fratello e mia nonna a Milano per l’evento di Harry Potter chiamato: “Il ballo del ceppo”

Quando sono arrivata all’ingresso ero molto emozionata e perciò mi sono messa a ballare.

Appena entrati ho notato la presenza di un enorme arco con in cima la scultura di una grandissima civetta. Attraversando l’arco, si accedeva ad una prima stanza dove erano esposti tantissimi gadget di Harry Potter, che potevano essere acquistati. Avevo già puntato cosa volevo! La bacchetta di Harry e le caramelle a tutti i gusti, più uno.

Terminati gli acquisti, ci siamo recati nella stanza in cui ci sarebbe stato il ballo.

Improvvisamente, come per magia, sono arrivati gli attori che hanno iniziato a ballare e poi si sono presentati uno per volta. Finite le presentazioni, è iniziato il ballo libero. All’inizio mi vergognavo un pochino, ma poi ho preso coraggio e mi sono lanciata nelle danze assieme alla mamma e alla nonna.

Finito il ballo libero, è iniziata la gara tra casate ed io mi sono fiondata da Corvo Nero.

Lì, la reggente della casata ci ha insegnato una coreografia di ballo e il motto della casata che avremmo urlato durante la gara:  “Corvo Nero, corvo fiero”.

Finita la sfida tra le casate, terminata con un poco sorprendente pareggio, è giunto il momento della sfilata, che è durata pochissimo, ma per me è stata molto noiosa.

Subito dopo ci hanno lasciato altro tempo libero, che a me sembrava non finisse più!

Finalmente è arrivato il momento che stavo aspettando con ansia: il Calice di Fuoco.

Come nel film, abbiamo scritto tutti quanti i nostri nomi su dei biglietti, che sarebbero stati inseriti all’interno del calice per poi estrarre i nomi dei fortunati campioni del ballo.

Per mia somma sfortuna, non hanno estratto il mio nome, ma come premio di consolazione abbiamo avuto in dono tutti quanti delle cioccorane.
Mi sono divertita tantissimo e consiglierei questa esperienza a tutti. Sicuramente un modo per passare un pomeriggio un po’ diverso e, perché no, anche un po’ magico.

IL BALLO DEL CEPPO