UN WEEKEND DA SOGNO ALL’ AUTODROMO DI MONZA

Gioele Riva

Giorgio Cagliani

UN WEEKEND DA SOGNO ALL’ AUTODROMO
DI MONZA

Oggi vorrei parlarvi dell’autodromo di Monza e della grande fortuna che ho avuto di
poterlo visitare in un’occasione particolare.
La struttura è utilizzata per numerose manifestazioni, ma la più importante è
sicuramente il Gran Premio di Formula 1, proprio quella a cui ho partecipato il primo
Settembre di quest’anno.
Il circuito è uno dei più antichi al mondo. La costruzione dell’autodromo fu decisa nel
gennaio del 1922 dall’Automobile Club di Milano. I lavori iniziarono il 15 maggio di
quell’anno e furono completati in soli 110 giorni.

Il tracciato di Monza è uno dei più veloci e amati, grazie alla sua configurazione che
comprende lunghe rettilinee e curve tecniche.
E’ a forma di stivale ed è praticamente impossibile percorrere a piedi tutto il suo
perimetro, soprattutto nelle giornate di festa del Gran Premio, quando la gente è
moltissima.

Il sabato e la domenica, dopo una camminata di un’ora a causa dei tantissimi tifosi
presenti, ho raggiunto la tribuna Ascari (che prende il nome da un pilota che, nel
1955, è morto in seguito ad un incidente), dove avevo prenotato il mio posto.
Da quella posizione si possono vedere benissimo le macchine che passano, perché
arrivano ad una velocità ridotta, essendo un punto della pista dove è presente sia
una curva che un rettilineo.
Durante le giornate del Gran Premio è possibile girare tra la folla presente nel parco
che circonda l’autodromo, fermarsi alle bancarelle che vendono cibo e gadget delle
scuderie automobilistiche, ma soprattutto, nella giornata di sabato, vedere da vicino i
piloti intervistati dai giornalisti.
Domenica mattina l’entusiasmo è sicuramente maggiore: dopo le qualifiche di
sabato, anche io non vedevo l’ora di tornare per assistere alla gara.
Purtroppo quest’anno non sono passate le frecce tricolori, che erano in America per
una competizione, ma ricordo che l’anno scorso le ho viste dal giardino di casa mia
ed è stato molto emozionante.
Durante tutta la gara, al passaggio delle macchine, si sente un gran rumore, tutti i
tifosi esultano quando passa la Ferrari ed è inutile dirvi che anche io mi sono unito a
loro sventolando la bandiera.

Anche se per una buona parte dei giri la testa della gara è stata tenuta da
Verstappen, verso metà competizione Leclerc è riuscito finalmente a superare la
Red Bull … Ero felicissimo, non stavo più nella pelle e, dentro di me, ho gridato:
“Dai, Leclerc, vinci!”. E così è stato.
Quando Leclerc è salito sul podio sono esplosi i fumogeni rossi, la gente sotto ha
sventolato un grande stemma della Ferrari e la pista è stata invasa da migliaia di
persone che urlavano felici.
Diciamo che la giornata non poteva finire in modo migliore!


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UN WEEKEND DA SOGNO ALL’ AUTODROMO DI MONZA