Nella mente dell’altro – Un viaggio nella “telepatia umana”
Sono sicuro che tutti, almeno una volta nella vita, hanno desiderato poter leggere i pensieri delle altre persone. Ma ciò è possibile? Sì, in due modi. Volete scoprire quali? Allora continuate a leggere, perchè pian piano vi darò la risposta…
La mente umana non può trasmettere informazioni telepaticamente senza il supporto di strumenti artificiali. Per questo gli scienziati di Starlab Barcelona, nel 2014, hanno provato artificialmente a mettere in contatto due persone, una in India, una in Francia. L’esperimento è stato condotto così: le due menti sono state collegate a dei rispettivi computer che traducevano in codice binario ciò che il mittente voleva dire al destinatario; quando il destinatario riceveva il messaggio, il computer relativo l’aveva già ri-tradotto in lingua e trasmesso alla sua mente. L’esperimento è riuscito e gli esiti sono stati pubblicati sulla rivista PLOS ONE. Ciò ha dimostrato che, almeno digitalmente, la telepatia non è così fantascientifica come la crediamo noi.
Esiste un’altra “telepatia” che non consiste propriamente in trasmettersi messaggi mentali, ma semplicemente capirsi l’uno con l’altro. Quando conosci bene una persona (che non significa esserle per forza amica, basta conoscere il suo carattere molto bene) puoi aspettarti cosa dirà o farà. È una capacità di comprendere le persone che, se acquisita, aiuta molto nella vita di tutti i giorni. Per riuscire a fare una cosa simile bisogna semplicemente guardarsi intorno più spesso e con maggior attenzione, osservare le persone circostanti, guardare le loro espressioni, studiare il loro comportamento e infine, tramite tutti questi elementi, riuscire a dedurre cosa stanno pensando. Ci vuole molta pratica e gli studi dimostrano che più si va avanti con l’età, più questa capacità diminuisce.
Spero di esser riuscito ad intrigarvi e, dato che la mente è il mio campo di studio preferito, penso che mi rivedrete al lavoro su un articolo di questo genere!
Per avere più informazioni sull’esperimento che vi ho brevemente raccontato cliccate qui: