

Mclaren, un’auto che vola!


Fondata il 2 settembre 1963 dal pilota neozelandese Bruce McLaren (1937-1970), la scuderia avviò il suo progetto agonistico nel 1966, affermandosi come una delle più prestigiose realtà britanniche della Formula 1 ancora operative, insieme alla Williams.
Nel 1952, il quindicenne Bruce McLaren partecipò alla sua prima competizione – una corsa in salita – alla guida di un’Austin 7 Ulster preparata dal padre. Dove si trova oggi quel veicolo storico? È esposto nel boulevard del McLaren Technology Centre, cuore tecnologico del gruppo.
McLannon detiene un primato unico: è l’unica scuderia al mondo ad aver conquistato almeno una vittoria in ognuna delle tre maggiori competizioni motoristiche – Formula 1, 500 Miglia di Indianapolis e 24 Ore di Le Mans.
Attualmente, il Gruppo McLaren è impegnato in quattro categorie racing: Formula 1, IndyCar, Extreme E e Formula E, oltre a operare nel settore automotive e tecnologico legato allo sport.
Tanti successi nelle categorie più prestigiose.
AYRTON SENNA
Ayrton Senna da Silva nacque il 21 marzo 1960 a San Paolo, in Brasile, da una famiglia benestante. Insieme al fratello e alla sorella, ricevette un’educazione privilegiata. Non corse mai per necessità economiche, ma sviluppò una passione precoce per i go-kart, dopo aver ricevuto in regalo dal padre un modello in miniatura all’età di quattro anni.
Fin dall’infanzia, i momenti più attesi per Ayrton erano le domeniche dei Gran Premi di Formula 1: si svegliava all’alba, palpitante di emozione, per seguire in televisione le gesta dei suoi idoli.
A 13 anni disputò la prima gara ufficiale su un kart, trionfando già all’esordio.
Otto anni dopo, trasferitosi in Gran Bretagna, si dedicò alle monoposto: in tre stagioni conquistò cinque titoli, sacrificando un futuro nell’azienda di famiglia e un matrimonio appena nato per dedicarsi completamente alla carriera agonistica.
Il suo debutto in Formula 1 avvenne nel 1984 con la scuderia Toleman.
A Monaco (circuito che avrebbe dominato sei volte nella sua carriera), il secondo posto ottenuto sotto un diluvio battente, alle spalle della McLaren di Alain Prost, fu il sigillo di un talento straordinario, destinato a rivoluzionare lo sport.
MCLAREN IN F1
2019
Con la partnership Renault che si consolida, il giovane talento Lando Norris (al debutto in F1) e l’esperto Carlos Sainz guidano la McLaren a riconfermarsi come migliori tra le squadre di medio livello, alle spalle dei tre team dominanti. Il terzo posto in Brasile – ottenuto da Sainz – segna il primo podio del team dopo cinque anni di assenza.
2020
Competitivi e affidabili, superano le avversarie di medio-alto livello, conquistando la terza posizione nel campionato costruttori grazie alla costanza di Sainz e Norris (entrambi a podio). La crescita coincide con il declino della Ferrari. Viene annunciato il passaggio ai motori Mercedes a partire dal 2021.
2021
A Monza, Daniel Ricciardo e Norris regalano alla McLaren la prima vittoria dal 2012 – e l’unico uno-due stagionale per qualsiasi team – dominando il Gran Premio d’Italia. Nonostante ciò, la squadra scivola al quarto posto finale, battuta dalla Ferrari nella battaglia stagionale per il terzo posto.
2022
Difficoltà tecniche relegarono la McLaren al quinto posto in classifica, dietro Alpine. Norris ottiene l’unico podio stagionale a Imola, contribuendo con 122 dei 159 punti totali. Ricciardo, in difficoltà con la MCL36 (spinta dal motore Mercedes), risolve il contratto a fine anno.
2023
Dopo un avvio complicato, il team diventa protagonista: Lando Norris e il promettente rookie Oscar Piastri salgono complessivamente nove volte sul podio, garantendo la risalita al quarto posto nel mondiale costruttori.
Lando Norris Oscar Piastri
MCLAREN W1
Sviluppo aerodinamico e innovazioni tecniche
Per realizzare la McLaren W1, gli ingegneri hanno dedicato oltre 350 ore in galleria del vento, testando 5.000 parametri aerodinamici per garantire alla vettura il primato di supercar più aerodinamica mai prodotta dal brand.
Caratteristiche distintive
Aerodinamica attiva
– L’ala posteriore “Active Long Tail” ottimizza resistenza e deportanza.
– Un deviatore di flusso sul tetto (primo su una McLaren stradale) incanala l’aria verso il vano motore.
– Le ali anteriori e posteriori attive generano 350 kg (anteriore) e 650 kg (posteriore) di deportanza in Modalità Race, per un totale di 1.000 kg.
Adattamento dinamico
– In *Modalità Race*, l’altezza da terra si riduce di 3,8 cm all’avantreno e 2 cm al retrotreno.
– Lo spoiler posteriore si estende fino a 30 cm durante l’attivazione, fungendo anche da freno aerodinamico nelle frenate improvvise.
Tecnologia di controllo
– Il Race Active Chassis Control III, configurabile in tre modalità (Comfort, Sport, Race), gestisce dinamicamente il comportamento della vettura.
– L’impianto frenante include pinze forgiate a 6 pistoncini (anteriore) e 4 pistoncini (posteriore) con dischi carboceramici, garantendo una frenata da 100 a 0 km/h in soli 28 metri.
Gomme e connettività
– Gli pneumatici Pirelli P Zero Trofeo RS (265/35 anteriore, 335/30 posteriore) assicurano aderenza estrema.
– Opzioni disponibili: P Zero R per uso stradale e P Zero Winter 2 per condizioni fredde.
– L’abitacolo integra un touchscreen da 8″ con connettività Apple CarPlay e Android Auto, oltre a porte USB Type A e Type C.
Insomma, Un’auto da pista ma con la targa, che non rinuncia comunque all’aspetto tecnologico!
MCLAREN SENNA
825 CV per 1.188 kg!
I tecnici della McLaren hanno dotato la GTR di uno splitter anteriore di grandi dimensioni e un diffusore posteriore progettati per generare un effetto suolo ottimizzato, in grado di produrre un carico aerodinamico record di 1.000 kg – 200 kg in più rispetto alla già performante versione stradale.
Peso e rapporto prestazionale
Con una massa di 1.188 kg (10 kg inferiore alla McLaren Senna standard), la GTR elimina ogni comfort superfluo per raggiungere un rapporto peso-potenza di 685 CV/tonnellata, il migliore mai ottenuto da un modello McLaren. Il motore V8 biturbo da 4.0 litri è stato potenziato con 25 CV aggiuntivi, raggiungendo una potenza totale di 825 CV.
Test sul circuito e dinamica di guida
Durante i collaudi al circuito di Snetterton, inizialmente condotti con la versione stradale della Senna, gli pneumatici standard hanno faticato a raggiungere la temperatura ottimale, causando perdite di aderenza sull’asfalto freddo. Successivamente, Rob Bell – pilota ufficiale della 720S GT3 e collaudatore della GTR – ha dimostrato le capacità estreme della vettura: una macchina da competizione pura, priva di compromessi progettuali e libera da restrizioni regolamentari.